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Dieta Vegetariana

Come nasce la dieta Vegetariana?

Gli studi degli antropologi hanno dimostrato che i nostri antenati, sebbene dediti alla caccia, avevano una dieta prevalentemente a base vegetale.
Considerando quanto fosse pericoloso e rischioso procurarsi la carne, non sorprende scoprire che l'uomo primitivo tendeva al vegetarianismo.
Con il passare del tempo, la credenza che un animale fosse sacro e lo sviluppo di diversi movimenti religiosi condizionarono e limitarono il consumo di carne nel segno del benessere spirituale.
Da tempo viene celebrato come padre del vegetarianismo il filosofo e matematico Pitagora, poiché fu il primo a prendere una forte posizione ideologica contro il consumo di carne e il sacrificio di animali.
La sua convinzione era dettata dalla dottrina della reincarnazione, poiché fu tra i primi in Occidente a credere che tutti gli esseri viventi, compresi gli animali, avessero un'anima.
La svolta nella storia del vegetarianismo avvenne a metà del 1800 in Inghilterra, con la fondazione della Vegetarian Society attiva ancora oggi, e la nascita del termine "vegetarian".
Nel corso degli anni il vegetarianismo è diventato un vero e proprio movimento che per motivi etici, ambientali e salutari viene condiviso da milioni di persone nel mondo.

Cosa si intende con dieta vegetariana?

Si intende uno stile alimentare che limita o esclude parte o tutti gli alimenti di origine animale.

Una dieta vegetariana può includere:
È necessario variare le diverse fonti proteiche ​​per ottenere la giusta quantità e varietà di amminoacidi, che vengono utilizzati per costruire e riparare le cellule del corpo.

Una dieta vegetariana non include:
Esempio di menù giornaliero con colazione dolce:
PastiEsempi
Colazionefette biscottate + burro di arachidi + banana + latte di avena senza zuccheri aggiunti
Spuntinoyogurt greco + frutta fresca
Pranzozuppa di lenticchie con verdure + scaglie di parmigiano + 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
Merendafrutta fresca + frutta secca
Cenauova al forno con salsa di pomodoro + verdure grigliate + 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
Esempio di menù giornaliero con colazione salata:
PastiEsempi
Colazionepane tostato + uovo + avocado + semi di lino + latte parzialmente scremato
Spuntinofrutta fresca + cioccolata fondente
Pranzoriso + edamame + verdure + 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
Merendafrullato con yogurt e frutta fresca
Cenatofu gratinato + verdure + pane tostato + 1 cucchiaio olio extravergine di oliva

Tipologie di dieta vegetariana

Esistono diverse tipologie di dieta vegetariana, tutte escludono carne e pesce e possono essere più o meno restrittive sugli altri alimenti di origine animale:

Prodotti plant-based e nuove tendenze di consumo

hamburger plant based vegetale
Negli ultimi anni, l’incremento della quantità di persone che decide di intraprendere un’alimentazione vegetariana unito ad una maggiore attenzione verso la sostenibilità ambientale, ha portato alla ricerca e allo sviluppo di alimenti che potessero sostituire i prodotti di origine animale, in particolare la carne.
La carne vegetale è un prodotto a base vegetale che a differenza di altri prodotti simili presenti sul mercato, come ad esempio tofu e seitan, ha caratteristiche organolettiche quali sapore, colore e odore simili all’equivalente di origine animale, senza però i suoi effetti negativi sulla salute e sull’ambiente.
Chi ha provato la carne vegetale ha avuto un’esperienza soddisfacente sia per quanto riguarda l’aspetto, molto simile a quello della carne, sia per quanto riguarda gusto, succosità e consistenza.
Le glicoproteine presenti in questi prodotti infatti, fanno innescare durante la cottura la reazione di Maillard che permette la formazione di una crosticina sulla superficie accomunabile a quella degli hamburger classici.
Il colore rosso caratteristico della carne invece, viene spesso ottenuto attraverso l’utilizzo della barbabietola rossa.

Secondo un recente studio, il settore delle alternative vegetali è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni fino a raggiungere a livello mondiale una quota nel mercato degli alimenti proteici superiore al 7%.

Pro e contro di questa dieta

Spesso chi sceglie un regime dietetico di tipo vegetariano senza essere seguito da un nutrizionista commette degli errori nell’organizzazione dei pasti, nella scelta degli alimenti e nel corretto uso di alimenti consentiti che però sono ricchi di grassi come ad esempio i formaggi.
Questo può portare ad un incremento del peso corporeo, a carenze nutrizionali, gonfiore intestinale o ad esempio ad un ridotto introito di proteine e amminoacidi essenziali.
Essendo una scelta alimentare che limita l’introito di determinati alimenti è bene controllare le analisi del sangue in particolare la Vitamina B12, il ferro e la Vitamina D.
In realtà, se seguiti da un professionista che calcola adeguatamente l’introito calorico di macro e micro nutrienti, non ci sono rischi nel portare avanti questa scelta alimentare, anzi l’alimentazione vegetale riduce il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e patologie ischemiche.
In alcuni casi è infatti utilizzata come trattamento terapeutico.
Un’altra nota positiva della dieta vegetariana è l’utilizzo di alimenti ricchi di fibre come la frutta, la verdura, i legumi e i cereali integrali che hanno un’influenza positiva sulla funzionalità intestinale, nella riduzione del carico glicemico degli alimenti, nella riduzione dell’assorbimento del colesterolo e nel raggiungere più velocemente il senso di sazietà.

La dieta vegetariana se ben bilanciata, e integrata quando necessario, può essere seguita in ogni fase della vita, facendo però particolare attenzione in determinati momenti della vita come la gravidanza, l’allattamento o l’infanzia.