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Dieta Oloproteica

Come nasce la dieta oloproteica?

La Dieta Oloproteica, anche se diffusasi prevalentemente negli ultimi anni, nasce in realtà negli anni ‘70 all’Università di Harvard.

Il fondatore delle basi scientifiche di questo digiuno proteico è stato il Professore George L. Blackburn. Blackburn dedicò la sua vita allo studio del digiuno come strategia alimentare per i pazienti con sovrappeso e obesità.
Si rese conto che, affinché queste persone potessero perdere peso, o meglio massa grassa, conservando però quella magra, era necessario seguire un digiuno che non intaccasse in alcun modo il fabbisogno proteico giornaliero dell’individuo, poiché quest’ultimo veniva definito da Blackburn determinante per la tutela della massa muscolare del paziente.
Studiando i fenomeni metabolici che si verificano durante il digiuno, Blackburn determinò con precisione il fabbisogno proteico dell'organismo e dimostrò che la completa assenza di carboidrati poteva neutralizzare l’effetto anabolico dell'insulina sul metabolismo dei grassi, o in altre parole l’accumulo di grasso.
Durante questi studi, Blackburn calcolò accuratamente la quantità di proteine ​​che doveva essere consumata durante il digiuno per proteggere la massa corporea magra e concluse che doveva essere compresa tra 1,2 e 1,5 g per chilogrammo di peso ideale.
Dimostrò quindi che era possibile ottenere risultati importanti senza un eccesso proteico.

La dieta oloproteica è stata successivamente perfezionata alla fine degli anni '90, da un team di scienziati italiani, guidato dal prof. Giuseppe Castaldo, medico nutrizionista responsabile dell’Unità Operativa di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’A.O.R.N. Moscati di Avellino.

Caratteristiche della oloproteica

In quali casi può essere consigliato seguire questa Dieta?

Quando non bisogna seguire questo regime alimentare?

In presenza di alcune patologie o situazioni quali ad esempio:

Alimenti e bevande consentite

Alimenti e bevande non consentite

Esempio di menù giornaliero per la dieta oloproteica:
PastiEsempi
Colazionefrullato di proteine
Spuntinofibre solubili/cetrioli/finocchi
Pranzofrullato di proteine + verdure + 1 cucchiaino olio extravergine di oliva
Merendayogurt magro/fibre solubili/cetrioli/finocchi
Cenacarne o pesci magri + verdure + 1 cucchiaino olio extravergine di oliva

Possibili effetti della dieta oloproteica

Positivi

Negativi

Dieta Oloproteica. NB!

Considerato che si tratta di una strategia alimentare molto restrittiva, gestirla in completa autonomia senza il parere di un medico e di un nutrizionista è assolutamente sconsigliato per evitare effetti collaterali spiacevoli di lieve o elevata gravità.