La Dieta Mediterranea è uno “stile di vita” risultante dalla somma di molteplici fattori, tra cui la varietà negli alimenti, nelle preparazioni culinarie che danno sfogo alla fantasia e generano un’infinità di piatti che apportano in maniera completa ed equilibrata i nutrienti di cui abbiamo bisogno.
Tale stile di vita promuove notevolmente la socialità: la partecipazione ai pasti con altre persone crea felicità e benessere psicofisico. La condivisione del cibo infatti, è alla base dei costumi sociali e delle festività che legano le comunità attraverso conoscenze, scambi culturali, canzoni, massime, racconti e leggende.
Questo senso di soddisfazione nel mangiare assieme è trasmesso dagli ottimi cibi che appagano i nostri sensi, dall’interazione reciproca tra le persone, e anche con i propri animali domestici che ormai fanno parte delle nostre famiglie e a loro modo partecipano ai banchetti.
Come affermava Aristotele,
Tale stile di vita promuove notevolmente la socialità: la partecipazione ai pasti con altre persone crea felicità e benessere psicofisico. La condivisione del cibo infatti, è alla base dei costumi sociali e delle festività che legano le comunità attraverso conoscenze, scambi culturali, canzoni, massime, racconti e leggende.
Questo senso di soddisfazione nel mangiare assieme è trasmesso dagli ottimi cibi che appagano i nostri sensi, dall’interazione reciproca tra le persone, e anche con i propri animali domestici che ormai fanno parte delle nostre famiglie e a loro modo partecipano ai banchetti.
Come affermava Aristotele,
L’uomo è per natura un animale sociale
Aristotele
durante i pasti ne troviamo la conferma; si nota infatti un legame profondo tra alimentazione, cultura e arte, che elevano una semplice dieta a un’attività di importanza fondamentale per il benessere e lo sviluppo della società dove questo genere di alimentazione viene adottata.
Come nasce la dieta Mediterranea
Il termine “dieta mediterranea” è stato coniato dal biologo e fisiologo Ancel Keys intorno al 1960,
dopo aver condotto il “Seven Countries Study”.
Questo studio lungo più di 50 anni indagava sulla correlazione tra lo stile di vita, incluse le abitudini alimentari e il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari in diversi paesi, quali: Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Giappone e due nazioni dell’ex Jugoslavia.
Keys osservò insieme ai suoi collaboratori che le popolazioni che vivevano nelle zone che si affacciano sul Mediterraneo avevano una minore incidenza non solo di patologie cardiovascolari ma anche di altri disturbi, quali diabete di tipo II, obesità e ipercolesterolemia.
Ciò, ha permesso di fornire le prove che uno stile di vita sano può prevenire l’insorgenza di patologie che hanno fattori di rischio universali come l’alimentazione ricca di grassi saturi e idrogenati, zuccheri raffinati, ridotto apporto di frutta e verdura, fumo di sigaretta ecc.
Alla base della salute e della longevità di queste popolazioni, troviamo infatti alimenti come verdura, frutta, legumi, cereali integrali e grassi di qualità quali l’olio extravergine di oliva, i semi, le noci che risultano protettivi poiché ricchi di antiossidanti, fibre, omega 3 e altri antinfiammatori ecc.
Questo studio lungo più di 50 anni indagava sulla correlazione tra lo stile di vita, incluse le abitudini alimentari e il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari in diversi paesi, quali: Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Paesi Bassi, Giappone e due nazioni dell’ex Jugoslavia.
Keys osservò insieme ai suoi collaboratori che le popolazioni che vivevano nelle zone che si affacciano sul Mediterraneo avevano una minore incidenza non solo di patologie cardiovascolari ma anche di altri disturbi, quali diabete di tipo II, obesità e ipercolesterolemia.
Ciò, ha permesso di fornire le prove che uno stile di vita sano può prevenire l’insorgenza di patologie che hanno fattori di rischio universali come l’alimentazione ricca di grassi saturi e idrogenati, zuccheri raffinati, ridotto apporto di frutta e verdura, fumo di sigaretta ecc.
Alla base della salute e della longevità di queste popolazioni, troviamo infatti alimenti come verdura, frutta, legumi, cereali integrali e grassi di qualità quali l’olio extravergine di oliva, i semi, le noci che risultano protettivi poiché ricchi di antiossidanti, fibre, omega 3 e altri antinfiammatori ecc.
Alimenti e porzioni in questa dieta
Questa dieta in generale si basa sul consumo giornaliero di molta verdura, frutta, cereali preferibilmente integrali, frutta secca, semi, olio extravergine di oliva da consumare possibilmente a crudo, latte e derivati magri, spezie ed erbe aromatiche.

Il consumo settimanale è indicativamente di:
- Legumi, almeno 3 porzioni a settimana (lenticchie, ceci, piselli, fagioli ecc.);
- Carne bianca, circa 2-3 porzioni a settimana (pollo, tacchino, coniglio ecc.)
- Pesce magro, almeno 3 porzioni a settimana (merluzzo, orata, sogliola, ecc.)
- Uova, circa 4 a settimana;
- Carne rossa, 1 porzione circa a settimana (manzo, cavallo, pecora ecc.);
- Salumi e insaccati, 1 porzione circa a settimana;
- Dolci e prodotti confezionati/lavorati (occasionalmente)
Esempio di menù giornaliero:
Pasti | Esempi |
---|---|
Colazione | Spremuta di arance + pane integrale tostato + ricottina magra + 1 cucchiaino marmellata senza zuccheri aggiunti |
Spuntino | Frutta fresca + noci |
Pranzo | Pasta integrale + verdure + lenticchie + 1 cucchiaio olio extravergine di oliva |
Merenda | Yogurt magro + frutta fresca |
Cena | Pesce spada + verdure + pane ai cereali+ 1 cucchiaio olio extravergine di oliva |
Benefici della dieta mediterranea
Questo regime alimentare, ha alla base la prevenzione di diverse patologie attraverso un’alimentazione equilibrata, di elevata qualità, e basata il più possibile su prodotti che la natura ci
offre nel nostro territorio.
Nel corso degli anni la Dieta Mediterranea ci ha resi famosi nel mondo, poiché essendo ricca di alimenti a base vegetale non trasformati, grassi monoinsaturi e fibre risulta un modello ideale per avere e mantenere un buono stato di salute.
Gli studi hanno sottolineato come, seguendo questo regime, si riduce la probabilità di sviluppare varie patologie tra cui:
Nel corso degli anni la Dieta Mediterranea ci ha resi famosi nel mondo, poiché essendo ricca di alimenti a base vegetale non trasformati, grassi monoinsaturi e fibre risulta un modello ideale per avere e mantenere un buono stato di salute.
Gli studi hanno sottolineato come, seguendo questo regime, si riduce la probabilità di sviluppare varie patologie tra cui:
- Malattie cardiovascolari
- Ipercolesterolemia
- Diabete di tipo II
- Tumori
- Malattie neurodegenerative (come per esempio l’Alzheimer)
- Obesità
- Sindrome del colon irritabile
Sostenibilità intrinseca
“La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo
sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità
del Mediterraneo”, così è stata descritta la Dieta Mediterranea nel documento presentato alla
commissione Unesco, nel 2010 a Nairobi, per l’iscrizione della dieta nella Lista Rappresentativa del
Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità (Nomination file no. 00394 for Inscription on the
Representative List of the Intangible Cultural Heritage in 2010 – Nairobi, Kenya – November 2010).
La vera Dieta Mediterranea è una dieta semplice, che prevede il consumo di alimenti che ci offre il nostro territorio nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni, per ridurre gli effetti negativi che i processi industriali e il trasporto degli alimenti possono avere sul nostro corpo, sulle generazioni future e sul pianeta.
Purtroppo nel corso degli anni, l’industria alimentare e la produzione sempre maggiore di alimenti processati ci ha allontanati sempre di più da questo stile di vita salutare che il resto del mondo ci invidia. Il surriscaldamento globale negli ultimi anni ci ha messi di fronte al fatto di dover prendere consapevolezza delle azioni che compiamo, compreso ciò che decidiamo di mangiare.
La Dieta Mediterranea, intesa come quella originale, è sostenibile, a basso impatto ambientale poichè predilige prodotti a km 0, con frutta e verdura coltivati nel proprio territorio, prodotti di stagione, un maggiore consumo di proteine vegetali che richiedono una minore emissione di gas serra durante la loro produzione rispetto a quelle animali, ridotto consumo di carne rossa, che a causa degli allevamenti intensivi rilascia elevate quantità di gas serra, e olio extravergine di oliva locale.
Pertanto, la Mediterranea va vista per quello che è: un modello alimentare impareggiabilmente sano, accessibile ed ecosostenibile, nonché un antico patrimonio culturale che conferisce identità e appartenenza.
Al fine di focalizzare l’attenzione su una dieta sostenibile, è stata realizzata una rivisitazione della piramide della Dieta Mediterranea che mostra, attraverso le immagini, l’impatto ambientale in base ai prodotti che utilizziamo.
La vera Dieta Mediterranea è una dieta semplice, che prevede il consumo di alimenti che ci offre il nostro territorio nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni, per ridurre gli effetti negativi che i processi industriali e il trasporto degli alimenti possono avere sul nostro corpo, sulle generazioni future e sul pianeta.
Purtroppo nel corso degli anni, l’industria alimentare e la produzione sempre maggiore di alimenti processati ci ha allontanati sempre di più da questo stile di vita salutare che il resto del mondo ci invidia. Il surriscaldamento globale negli ultimi anni ci ha messi di fronte al fatto di dover prendere consapevolezza delle azioni che compiamo, compreso ciò che decidiamo di mangiare.
La Dieta Mediterranea, intesa come quella originale, è sostenibile, a basso impatto ambientale poichè predilige prodotti a km 0, con frutta e verdura coltivati nel proprio territorio, prodotti di stagione, un maggiore consumo di proteine vegetali che richiedono una minore emissione di gas serra durante la loro produzione rispetto a quelle animali, ridotto consumo di carne rossa, che a causa degli allevamenti intensivi rilascia elevate quantità di gas serra, e olio extravergine di oliva locale.
Pertanto, la Mediterranea va vista per quello che è: un modello alimentare impareggiabilmente sano, accessibile ed ecosostenibile, nonché un antico patrimonio culturale che conferisce identità e appartenenza.
Al fine di focalizzare l’attenzione su una dieta sostenibile, è stata realizzata una rivisitazione della piramide della Dieta Mediterranea che mostra, attraverso le immagini, l’impatto ambientale in base ai prodotti che utilizziamo.
Cambiando le abitudini che portiamo a tavola, stiamo permettendo a noi stessi di trovare l’equilibrio necessario per crescere e invecchiare in salute e allo stesso tempo nel nostro piccolo stiamo contribuendo in maniera importante a porre un freno a ciò che potrebbe essere impossibile tra qualche anno, ossia salvare il nostro pianeta e “soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”.